Mi mancava questo film, è bastato un venerdì in casa a sistemare delle scartoffie per restare rapito dal classico film rapporto uomo e mostro: Splice.
Ma stavolta il mostro viene creato geneticamente dai due protagonisti: Adrien Brody e Sarah Polley che cercano di sintetizzare una proteina da un gene per l’azienda per cui lavorano, ma il loro lavoro inizia ad andare oltre l’etica e, nascosti da tutti, creano uno splice, un innesto animale e umano, una vita oltre la vita.
Ma ad interpretarlo è la bellissima Delphine Chanéac che con il suo sguardo magnetico rende questo Splice un alieno, un essere fuori dalla realtà.
Non è un film nuovo e non è neanche girato come “The cube“, la prima opera di Vincenzo Natali, ma se ti siedi sulla poltrona e ti rilassi non puoi che restare incantato dallo sguardo di Dren.
Da vedere in compagnia senza pensare di vedere un capolavoro.