Risveglio di Primavera – prima nazionale a Teatro Leonardo fino all’8 ottobre
è uno spettacolo che affronta tematiche calde come il rapporto genitore figlio durante la pubertà, le pulsioni sessuali, la morale della società. Ma anche l’incapacità delle istituzioni, in primis la scuola, di di interfacciarsi con i giovani. Le aspettative erano molto alte, e in parte soddisfatte, a partire dagli attori brillanti e capaci. Purtroppo quello che non funziona è la pretesa di essere anticonvenzionale con metodi convenzionali. Una critica alla morale con pudore. Nonostante questo però risulta uno spettacolo molto piacevole e interessante, che sa stimolare riflessioni anche profonde.
Alberto
DAL 4 ALL’8 OTTOBRE – MANIFATTURE TEATRALI MILANESI
RISVEGLIO DI PRIMAVERA
DI FRANK WEDEKIND – REGIA SUSANNA BACCARI E CLAUDIO ORLANDINI – CON NICOLÒ PESSI, ALESSANDRO PAVIA, CHIARA PELLEGATTA, JACOPO PETA, ELEONORA SALVATO, NICOLE ZANIN, CLAUDIA VERONESI – SCENE E COSTUMI MARIA CHIARA VITALI
Risveglio di Primavera, lo spettacolo con gli attori neodiplomati alla Scuola di Teatro Quelli Di Grock, è considerato anticonvenzionale, scabroso e trasgressivo, il testo di Wedekind si oppone con forza a tutte le costrizioni di un sistema sociale inconcludente. Scritta nel 1890, l’opera non vide alcuna rappresentazione per vent’anni, subendo forti censure per l’esplicita accusa alla morale sessuale dell’epoca e alle tragedie che essa provocava. Ma che cosa ha da dirci ancora oggi quest’opera? Nell’epoca della sessualità disinibita e apparentemente libera. Che cosa mai possono avere in comune con noi, oggi, gli adolescenti di cento anni fa? Pubertà, sessualità, sogni, abusi, pulsioni violente, inadeguatezza, repressione, omosessualità, suicidio, aborto, ci sembrano così tanto distanti? E poi genitori e figli, insegnanti e allievi, aspettative deluse e vergogna, delitti presunti e castighi, incomprensione e solitudine. Ma dove sta quel senso di inadeguatezza, fuori dal tempo specifico in cui il testo è stato scritto? Quel filo sottile fra la costruzione di un’identità e il sentirsi schiacciati da ciò che il mondo ci richiede. Tutto cospira contro il giovane per farlo cadere. E su quel filo si gioca la ricerca di un senso e di una gioia di vivere. La vita ancora una volta, in mezzo alla tragedia, con forza e a denti stretti, scegliamo la vita.
Teatro Leonardo – via Ampère, 1 da martedì a sabato ore 20:30
Durata: 2 ore e 20 minuti