Un sorprendente Michele Riondino racconta la grande amicizia tra il prete di strada e il poeta, ossia Don Gallo e De Andrè.
ANGELICAMENTE ANARCHICI
Un monologo davvero originale, mai noioso e con belle sorprese fino alla fine. Viene rappresentato Don Gallo, lasciato solo, in un angolo del cielo, a scontare la sua pena per il suo essere stato “arrogante” secondo madre Chiesa. La sua anima si sdoppia, questa è la prima magica sorpresa, e si trasforma in un cardinale, famoso per il suo attico, a cui il prete umile pone una domanda: io sarei quello arrogante?
Vengono raccontate e rappresentate anche le più belle canzoni poetiche di De Andrè, tra cui la struggente “Ballata dell’amore cieco” dove viene messo a confronto la pazzia dell’amore e la crudeltà della vanità. Ultima tra le sorprese è scoprire che la musica e le canzoni sono eseguite dal vivo. I brani sono magistralmente arrangiati e suonati da Francesco Forni, accompagnato da due validi musicisti come Ilaria Graziano e Remigio Furlanut che insieme deliziano il pubblico con i brani più belli e significativi di De Andrè.
Scenografia semplice ma di grande effetto grazie alle proiezioni sullo schermo che fa da sfondo al narratore.
Un voto molto positivo a Riondino regista, un pochino meno per il Riondino attore che, a mio avviso, non è riuscito a mostrarci appieno il personaggio di Don Gallo, forse dovuto anche alla grande differenza di accento tra genovese e tarantino.
Pinuccio La Vigna
Da mercoledì 16 novembre a domenica 20 novembre 2016
ANGELICAMENTE ANARCHICI Don Andrea Gallo e Fabrizio De André
Interpretato e diretto da Michele Riondino
Drammaturgia Marco Andreoli
Arrangiamenti Francesco Forni
Musiche eseguite dal vivo da Francesco Forni, Ilaria Graziano, Remigio Furlanut
Produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano e Promomusic